Quasi come in un canto poetico riversato da dolci, caldi colori che appaiono quasi posseduti da delicati ed allo stesso tempo speziati profumi: di ambra e di mirra. Così si presenta a noi l'immediata arte pittorica e plurimaterica di CHIARA MACHETTI. La resa oggettiva del Suo far arte è matura (anche se bene rammentare che parliamo di una pittrice autodidatta) e concide con la Sua età biologica nata difatti a Tripoli il 28/10/1961. Ma è propriamente la Sua scelta espressiva che la caratterizza per quel voluto rimando ad un tempo di fiaba, da tutti noi passato,ma mai dimenticato. Il Suo modo di concedersi a noi richiama per qualche verso alla pittura simbolista di Henri Rousseau si guardi ad esempio il dipinto dal titolo "La zingara addormentata" e lo si paragoni al dipinto della Machetti "La Svolta", ma ancora di roussoniano vi è il continuo impiego di terra o quella sottile rappresentazione della luna e del sole. Astri certo di passaggio, ma nell'artista sembrano più rappresentare come un qualcosa da dover afferrare per goderseli meglio o pienamente, forse come un tempo, quando più giovane poteva solcare le notti ed i mattini nella spensieratezza e nei colori e in quel tempo come rallentato: di una terra lontana come la Sua Libia. Così le Sue opere sono cariche sia di riverberi, ma anche di taciti desideri forse non abbastanza o del tutto appagati. Ma non credo che vogliano esprimere un sentimento di egoismo, quanto più un modo per preservare le cose da Lei amate, vissute e vedute, per darle a chi Le caro. L'elemento, ma certo non l'unico è costituito da gamme materiche di filo argentato o dorato che formano così una sapiente tela che è una spessa e modulata rete che di volta in volta racchiude, sottolinea, carica con enfasi le espressive situazioni.
LA SVOLTA
tecnica mista su tela
cm 40 x 100
2006
ABUSO DI POTERE
tecnica mista su tela
cm 50 x 60
2006
Si guardi così lo splendido "Paesello Incantato": carico di una fisicità quasi irreale, mediato da una modulata brama di dorata rete che fa quasi da muro di recinsione ad una spaurita, ma piena e calda allo stesso tempo cittadella, memore quasi degli degli esiti di una signorelliana città. Costante poi è la rete che si insinua in ogni dove: se sul viso di una donna quasi da costituire il più esigue burqua ,od una rete che avvolge, protegge un nudo di donna sapientemente dipinto in tutti i suoi anatomici particolari: giocando con una ambivalente equilibrio dato dai mossi rossi capelli che sembrano anche essi fungere da materica rete.
IL BOSCO DELLE MERAVIGLIE
tecnica mista su tela
cm 40 x 50
2004
IL PAESELLO INCANTATO
tecnica mista su tela
cm 50 x 60
2006
Chiara Machetti
Cell. 3931250013