Teoria delle finestre rotte

finestre

Illustrazione: “Primavera, in città”.
China e acquerello.
di Amelia Chieco
Tratto da: ilfavolosomondodiamelia

La “Teoria delle fientre rotte” viene elaborata nel 1982 da un criminologo e uno scienziato americani Wilson e Kelling, sostenuti dallo psicologo statunitense Philip Zimbardo presso l’Università di Stanford. Tale teoria si riferisce a quella particolare forma di gestione del territorio secondo cui non vengono tollerate le piccole trasgressioni che, se trascurate, potrebbero generare fenomeni di emulazione. La teoria proviene dall’esempio della finestra rotta: se in un quartiere un teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio a una spirale distruttiva.

In questa unità didattica si sono affrontati i problemi legati all’abitat urbano e tutte le conseguenze relative allo stile del vissuto quotidiano e di come questo vissuto possa essere modificato cambiando sin dal principio le proprie abitudini.

Tali abitudini si riferiscono alle scelte di convivenza civile e alle scelte di “estetica vissuta” in base alla voglia di cambiare le cose e alla ricerca del bello.

 

 

 


 Ecco i disegni dei ragazzi della classi 1F – 2F – 2B

Scuola Secondaria di I Grado “Giustina Rocca” Trani
A.S. 2013 / 2014

 

disegni 2F

 

disegni 2B

disegni 1F

 

 

 

 

 

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