Immagini e storia
in Educational
Crea una storia, una favola, una fiaba o un episodio utilizzando tutte le immagini di seguito rappresentate. Puoi definire personaggi e luoghi in più ripetto ai disegni di questa pagina, ma non puoi scartarne nemmeno uno.
Cerca di essere creativo e soprattutto di pensare alla storia e riflettere sui termini da usare prima di scrivere.
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Federica Maldera ha detto
In una casetta sulla cima di una collina vivevano due fratelli Giuseppe e Andrea, che aggiustavano la loro bicicletta, ormai rotta.
Un giorno d’agosto i due fratelli decisero di andare al mare..eccoli in spiaggia,ma essa era vuota, e un pallone era sull’asta ..
I due fratelli trovarono un orsacchiotto, essi lo presero,lo lavarono e lo stesero per farlo asciugare ..
Dopo un po’ di tempo ricevettero una nuova bicicletta color verde, con un bigliettino attaccato ..
Uno dei due ragazzi diventò grande, ma non era felice, era molto triste per la perdita del suo povero fratello di cui lui era letteralmente fidato …
Federica Maldera …
Endi Agushi ha detto
Billy Bho era un ragazzo avventuroso, pieno di sè. Indossava sempre un cappello verdognolo e molto grande, ed un enorme sciarpone nero, che copriva grande parte del suo volto.
Lui viveva in riva al mare. Ogni mattina andava a giocare con i suoi amici John e Carl.
Lui aveva molte palle e molti altri giochi che lasciava ogni giorno in riva al mare,e la madre arrabiata lo sgridava ma senza risultati.
Lui aveva un bellissimo peluche di nome MiniBilly, questo peluche glielo aveva regalato il suo padre prima di morire a causa di una gravissima malattia che quando ti arriva non si può più curare : la Leucemia.
Un giorno, alzandosi dal letto per un appuntamento con i suoi amici, ma quel giorno qualcosa era scomparso il suo peluche.
I ragazzi sapendo tutto ciò presero le loro tre biciclette, ma stranamente in una c’era inciso un codice ” 00743 “. Lui non sapeva che quella era la via dove c’era la villa ” Roberts “, la villa in cui nessuno ci era mai entrato.
Quel giorno Billy era triste.
Arriva nella villa, qualche metro più lontano video un’ombra, era il suo peluche. Era appeso ad uno stendino.
Era strano, mancava un pezzo.Era proprio quello in cui c’era scritto una serie di lettere” LLCPA “.
C’era qualcosa di strano. nel linguaggio usato fra gli amici corrispondevano ai numeri ” 00743 “.
Allora decideno di entrare.
Ragni e altri schifezze stavano intorno. Billy era impaurato.
la casa era enorme. Salirono le scale, e videro un grosso quadro astratto. C’era scritto ” LLCPA”.
I ragazzi spolverarono il quadro e videro una leva.
Dietro c’era una cassaforte. inserirono numeri a caso ma solo molto tenpo dopo inserirono il codice, che era 00743!
Boom, il quadro si chiude. La stanza era tutte nera … era una trappola.
I ragazzi non furono mai ritrovati, anche con moltissimi. Ormai non c’erano speranze, avevano poche risorse.
Morirono il 15 settembre 1995.
I ragazzi vennero trovati solo il 25 settembre 1995, insieme a loro c’era un quarto ragazzo con un coltello conficcato al petto !
Boom, il quadro si chiude. La stanza era tutte nera
MARTINA LOTITO ha detto
In una casa di campagna viveva un ragazzo solitario che non parlava mai con nessuno e portava sempre un grande cappello e una lunga sciarpa per non farsi riconoscere da nessuno.
Di solito usava una bicicletta per spostarsi in paese e comprare cibo e vestiti.
La sua vita era appesa a un filo perchè aveva molti debiti ed era per questo che era sempre molto triste.
ma un giorno la sua vita cambiò totalmente …mentre stava andando verso la spiaggia cadde dalla bici e si fece molto male.
un ragazzo vedendolo lo soccorse e lo aiutò ad aggiustare la sua bici e dà lì scoprì che la vita non era come l’ aveva vissuta lui per venticinque anni,triste,solitaria e malinconica ma la vita era una sola e aveva deciso di viverla felicemente con il suo nuovo amico e perchè no anche con una sua famiglia.
Martina Lotito
Viviana Bernocco ha detto
Due bambini abitavano in una casetta con un pagliaio, era già sera ,e stavano preparando il loro zaino perchè il giorno dopo sarebbero dovuti andare al mare. Era ormai mattina e i bambini con il loro peluche preferito e altri giochi si avviarono in spiaggia. Arrivati si tuffarono in acqua,ma essendo troppo fredda, preferirono giocare con il loro peluche…ma…ma,non lo trovarono più.Ritornarono a casa, ripararono la loro bici e iniziarono a scrutare la spiaggia.Seguendo delle orme arrivarono davanti ad un magazzino…trovarono un uomo con il loro pupazzo in mano. Da qui iniziò un inseguimento, ma i 2 ragazzi non riuscirono a prendere il malvagio. Si avviarono verso la loro bici dove trovarono un biglietto: ” DOMANI QUI ALLE 16.OO “.
Il giorno seguente in quel magazzino videro una foto del loro orsetto……capirono che era appeso allo stendino di casa loro… andarono lì, presero il peluche e riuscirono ad intrappolare quell’ uomo. Tolto il cappello e la sciarpa rimase solo il volto del loro papà, che esclamò :” PESCE D’ APRILE”.
Giuliana Lotito ha detto
Una bella giornata
Giorgio la sera prima del suo compleanno stava dormendo nel suo lettino con il suo peluche di nome Teddy. Mentre dormiva sognò un stupenda bicicletta colorata. era stupenda!Il giorno dopo quando siu svegliò era già tardi e i suoi genitori erano già usciti. Lui era solo con il suo fratello maggiore di nome Sandro. In cucina trovarono un pacco regalo con sù scritto:per Giorgio. Lui subito scartò il regalo e trovò un cartonecon sù disegnata una bicicletta colorata. Era proprio quella che aveva sognato! Quel regalo gle lo avevano dato mamma Bet e papà Vito. Lui era molto felice e con suo fratello andarono subito fuori nel prato a montare la bicicletta. Si misero subito a lavoro. Dopo qualche ora avevano finito di montarla. Era stupenda!Giorgio e Sandro presero l’orsacchiotto teddy e lo portarono con loro e lo portarono in spiaggia. Il mare non era bellissimo però nonostante ciò si fecero un bagno. Per sbaglio in acqua cadde Teddy. Giorgio pianse molto. Poi si misero a giocare con dei giochi che si trovavano in spiaggia.
Poi con la bicicletta tornarono a casa e stesero Teddy perchè era bagnato. Dopo un po’ arrivò un brutto uomo con un grande cappello e un grande sciarpone che voleva parlare con i loro genitori. Aspettò finchè non arrivarono. I signori arrivarono e il signore voleva sapere se volevano mandare a scuola Giorgio e Sandro. Loro accettarono e il giorno dopo andarono a scuola con la nuova bicicletta e con molta felicità.
Vincenzo ha detto
UN ESTATE AL MARE
La famiglia Rossi era in vacanza ed era ora di andare a dormire.
La piccola Giada non riusciva a dormire perché non trovava il suo pupazzetto Teddy che non ricordava di averlo lasciato al filo dello stendino , suo fratello Luca andò a consolarla e dopo una o due ore Giada riesce a prendere sonno.
Il giorno dopo Giada e Luca andarono giù nel pagliaio a riparare la loro bicicletta , verso sera riuscirono a ripararla .
Dopo cena andarono a farsi un giro e Giada trovò Teddy appeso allo stendino .
Giada questa notte riuscì a dormire accanto al suo pupazzo.
Il mattino seguente Giada e Luca chiesero a Felice ,al loro padre, di andare al mare .
Il padre un po’ imbronciato disse di sì .
Andarono al mare e con loro portarono tanti giochi .
La giornata fu proprio bella e tornarono a casa soddisfatti della bellissima giornata trascorsa con il loro papà.
FINE
Davide Falco ha detto
C’era una volta,un ragazzo sulla bici che usciva dalla sua villa bianca. La bici del ragazzo era verde con il manubrio giallo e le ruote rosse. Il giovane era diretto alla spiaggia della città con un suo amico, mentre gironsolavano videro un peluche appeso con una molletta ad aciugare sotto il sole. Dopo un lungo viaggio, fimalmente, il ragazzo arrivò alla spiaggia e sfortunatamente la bici verde cadde nella sabbia forandosi la ruota; i ragazzi erano disperati ma fortunatamente un uomo con un cappello da cowboy e con una sciarpa lunghissima aiutò i ragazzi: Dopo quest’ avventura il giovane accompagnò l’ amico a casa sua e raggiunse la sua famiglia.
FALCO DAVIDE
LAMARCA VALENTINA ha detto
C’ERA UNA VOLTA IN UNA CASETTA VICINO AD UN PAGLIAIO DUE FRATELLI DI NOME ANTONIO E LUIGI .LORO AMAVANO ANDARE IN SPIAGGIA CON LA LORO BICICLETTA . MA UN GIORNO INCONTRARONO UN RAGAZZO TRISTE CON UN GRANDE CAPPELLO E UNA GRANDE SCIARPA GLI CHIESERO PERCHE ERA TRISTE E LUI GLI RISPOSE CHE IL PELUCHES DI SUO FIGLIO SI ERA ROTTO ,ALLORA I DUE RAGAZZI CHE AVEVANLA MAMMA CHE AGGISTAVANO I PELUCHES LO AGGISTO E COSI LUI FU MOLTO PIU FELICE ! E UN BEL GIORNO QUANDO I DUE RAGAZZI GAREGGIARONO AD UNA GARA VINSERO E COSI RESERO FELICE LA LORO FAMIGLIA !
LAMARCA VALENTINA
Domenico Mattia ha detto
Oggi con il mio amico Giuseppe sono andato al mare . Giuseppe è il mio amico migliore . ci siamo divertiti tantissimo infatti abbiamo giocato con alcuni giochi portati dal mio amico Giuseppe . verso 13,30 abbiamo mangiato dei panini buonissimi . Verso le 3 di pomeriggio siamo ritornati a casa e ci siamo fatti una doccia calda . Dopo ciò abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata con le bici . Durante il tragitto purtroppo la bici di Giuseppe si è rotta ma per fortuna non era grave . Aggiustata la bici abbiamo continuato la passeggiata . Durante il percosso abbiamo notato un negozio bellissimo . Appena entrati io mi sino meravigliato per la bellezza dei prodotti . Io ho comprato un peluche bellissimo e Giovanni una sciarpa e un cappello . Usciti dal negozio siamo ritornati a casa . Verso le 17 Giuseppe se ne andato . Non essendoci nulla in tv sono uscito fuori e mi sono appoggiato sul muretto a guardare le stelle . C’era un cielo fantastico .
Manuela Marcone ha detto
Una strana storia,di Manuela Marcone
C’erano una volta,in una casa bellissima affacciata sul mare,due bambini che amavano giocare in spiaggia . Un giorno i bambini vollero portare tutti i loro giochi al mare ,compreso il loro orsacchiotto preferito.
Poichè la loro famiglia non era molto ricca,i bimbi avevano una sola bicicletta.
Allora pedalarono,giunsero in spiaggia e cominciarono a sistemare i loro giochi.
Purtroppo il loro orsetto finì in acqua e una barca lo trascinò fino a farlo affondare. Dunque…uno dei due andò a riprenderlo .
L’altro rimase lì a preparare tutto per tornare a casa , e quando il primo tornò aveva ‘orsacchiotto…inzuppato d’acqua. Così lo lasciarono al sole,ma questo non si asciugava.
Arrivati a casa,senza dir nulla alla mamma,i due misero l’orsacchiotto vicino allla fiamma del fornellino dove bolliva l’acqua.
A un certo punto,magicamente,dall’acqua uscirono delle bolle scritte messe in disordine:IO-ORSO-VOSTRO-IL-VENITE-ROSA-DELLA-IN-VIA-10-STASERA-ALLE.
Dopo due ore e mezza i due composero una frase:IO ASCIUGO IL VOSTRO ORSO:VENITE STASERA ALLE 10 IN VIA DELLA ROSA.
I bimbi uscirono alle 21.30 di nascosto,arrivarono in Via della Rosa e intravidero una casetta.
Paurosi,entrarono. Niente. “Sono qui”,disse una voce triste .
Chi aveva parlato? Un uomo misterioso e infelice ….che incominciò a raccontare la sua storia:quando era piccolino…il suo orsetto si bagnò.Tornando a casa la sua bicicletta si ruppe perchè il gancio di una molletta aveva forato una ruota.Arrivato a casa,provò a fare di tutto per l’orso,ma niente.
Prese la mollettta,apppese l’orsetto….E SI ASCIUGò.
Da allora aiutò tutti i bimbi con gli “orsetti bagnati”.
Ma perchè era così triste?! Perchè la sua bici era ancora rotta.
Allora i bimbi aggiustarono la bicicletta,e lui asciugò il loro orsetto.
COSì OGNUNO OTTENNE QUEL CHE DESIDERAVA ARDITAMENTE.
Lucia Quatela ha detto
Si narra che tanto tempo fa un bambino ricevette il giorno del suo compleanno una bicicletta dai suoi genitori,ed un peluche da una signora incontrata per strada dall’aria molto misteriosa con un grande cappello e una grande sciarpa; il bambino molto contento accettò il regalo ed in preda alla gioia prese la sua bicicletta e con il suo amico andò in spiaggia per divertirsi..
Rientrò a casa, cenò con i suoi genitori chiacchierò un con essi e poi andò nella sua cameretta per mettersi a letto. Ripensò alla giornata passata e ai regali ricevuti in particolare quel peluche a cui gli aveva attribuito subito una grande importanza, rimuginava sul fatto che quella signora sconosciuta avesse dato proprio a lui quel peluche e così decise di stendere esso ai fili del bucato in modo, che egli potesse vedere quando voleva quel suo peluche.
Lucia Quatela
ROSANNA LUISE ha detto
In una sera tranquilla e in una casetta vicino a un pagliaio una famiglia decide che l indomani si andrà al mare tutti insieme.
ma quella sera, una donna con un grosso cappello e una grande sciarpa che le copre quasi il volto, porta nel pagliaio un misterioso pacco destinato a un bambino di nome Fabio che abita nel pagliaio.
il giorno seguente Fabio essendo il primo a svegliarsi, scorge il pacco nel pagliaio e per curiosità lo apre….. vi trova una bellissima bici.
nel frattempo Fabio viene a sapere che la famiglia non andrà più al mare a causa delle condizioni climatiche poco favorevoli e così decide di scappare con la sua bici .
porta con se il suo peluche a forma di orsacchiotto e si dirige con la bici verso la spiaggia. ma non trova un atmosfera delle migliori. infatti tira un forte vento e invece dei bambini che giocano sulla riva del mare trova solo dei giocattoli abbandonati.
l orsetto a causa della forza del vento, viene spinto in mare e Fabio non sapendo nuotare non sa come fare per recuperarlo.
così si dirige in città e li incontra un bambino che fissa la sua bici e così fanno un patto che Fabio gli regala la bici e il bambino, gli recupera l orsetto . così Fabio decide di ritornare a casa distrutto e appende il suo povero orsacchiotto allo stendino. giura che non rifarà mai più un cosa simile.
Dario Di Tommaso ha detto
C’era una volta una casa in campagna avvolta nella oscurità in cui vivevano un bambino, un signore e la madre del bambino.
La mamma di nome Mc Granitt, aveva un caratteraccio: era molto cattiva, avara e non permetteva mai a suo figlio di uscire di casa.
Il figlio, un bambino di sei anni, si chiamava Gigio ed aveva un carattere completamente diverso; era molto generoso, aveva una grande fantasia, ma non aveva amici. Gli faceva compagnia un orsacchiotto di peluche che aveva chiamato Teddy Magic, perché secondo Gigio, era capace di fare qualunque cosa.
Il terzo abitante della casa era il maggiordomo, un signore di nome James e possiamo definirlo, senza mezzi termini, il lacchè di Mc Granitt. Infatti lui spiava tutto e tutti ed ogni cosa che vedeva o sentiva riferiva immediatamente alla vecchia padrona di casa.
Ma veniamo a Gigio. Lui ardeva dalla voglia di uscire di casa ed esplorare il mondo circostante. Ogni sera, prima di addormentarsi chiedeva a Teddy di uscire da quella casa.
Una notte, mentre Gigio dormiva, Teddy prese vita magicamente e teletrasportò il bambino fuori di casa. Il mattino seguente Gigio si risveglio nella campagna fra piante e terriccio fangoso. Vide Teddy e lo ringraziò calorosamente. L’orsetto riprese vita e i due si abbracciarono felici. Per Gigio, dunque, arrivò il momento di esplorare il mondo esterno e preso per mano Teddy, si incamminarono per le strade campestri.
Arrivarono davanti ad una casa, si chiesero se era il caso di entrare e tutti e due annuirono. Entrati, scorsero un signore dietro una sedia; aveva un cappellaccio ed una sciarpa lunga avvolta al collo. Alzatosi diede il benvenuto ai due ospiti e si presentò. Si chiamava Tommy, era un famoso cercatore d’oro ed aveva avuto la fortuna di scoprire una vena d’oro molto ricca. Per confermarla, però, avrebbe dovuto registrarla entro quella notte altrimenti, l’avrebbe persa. Gigio raccontò a Tommy del loro sogno di scoprire il mondo e dei poteri magici di Teddy. Tommy, allora, pensò di utilizzare i poteri di Teddy per procurarsi un mezzo veloce che gli permettesse di arrivare in tempo utile all’ufficio registrazioni. Teddy, che nel frattempo si era lavato e steso su di un filo per rilassarsi, condivise l’idea e subito fece comparire una bellissima bicicletta verde con due fanalini.
I tre montarono sulla bici e Tommy iniziò a pedalare freneticamente; sfortuna volle che dopo qualche chilometro, forarono. Tommy era disperato e pensava di non arrivare in tempo per la registrazione. Ma Teddy vide due ragazzi che giocavano in lontananza con uno strano giocattolo; gli si avvicinò chiedendogli se fossero in grado di sistemare la foratura. I due ragazzi, quasi magicamente in men che non si dica riparano la bici e i tre amici ripresero immediatamente il viaggio. Giunti a destinazione, l’ufficio era ancora aperto e Tommy potette registrare la vena, diventando così un uomo ricco. Tommy volle condividere con i suoi due nuovi amici la sua fortuna e chiese a Gigio e Teddy di restare con lui. I due accettarono di buon grado e così vissero per sempre felici e contenti.
maria pia tarricone ha detto
in una casetta,piccola e graziosa, vicino ad una spiaggia,vivevano due fratelli di nome Giulio e Paolo. i due amavano recarsi ogni giorno,con la loro bicicletta, in spiaggia per divertirsi un po’. mentre Paolo, il più grande, trascorreva le ore giocando con la sua palla, Giulio non smetteva mai di giocare con il orsacchiotto, che gli fu regalato da suo nonno. Arrivò il giorno del compleanno del fratello più piccolo. Giulio era contentissimo di rivedere dopo tantissimo tempo il suo adorato nonno…. Chissa quale altra sorpresa gli avrebbe fatto? Il pacco era enorme, impacchettato con una grandissima carta rossa . Ansiosamentela scarta , e vede una bicicletta. Giulio è super felice, non avrebbe mai pensato che il nonno , gli avrebbe fatto un regalo così bello, desiderava da tanto una bicicletta tutta per lui. Ormai è così troppo preso dal nuovo gioco , che lascia il suo orsetto e inizia a pedalare senza mai fermarsi. passò nei dintorni , un bambino, ha sul capo un grande cappello e il collo è avvolto da una lunga sciarpa . vede l’ orsetto, che Paolo aveva abbandonato sul prato e decide di prenderlo. non ha mai avuto un piccolo oggetto per poter giocare, ed adesso che ha fra le sue mani un orsetto è molto contento . finalmente può trascorrere le sue giornate divertendosi un pò, come ogni bambino
adriana salierno ha detto
Tom vivena in una villetta, ma era un ragazzo solitario quando un giorno ad un tratto andando in bici incontrò un altro ragazzo di nome Edward che andando i bici era caduto e si era fatto male. Quando Tom spiegò a Edward dove abitava rimase meravigliato, ma anche incuriosito poichè si raccontava che in quella villetta ci fosse il fantasma di una donna misteriosa. Tom per dimostrargli che non era vero quanto si diceva in giro lo ospitò un giorno a casa sua e dato che si trovava vicino al mare ed essendo una bella giornata di primavera il pomeriggio andarono in spiaggia a giocare. Edward andò via contento di aver trascorso una giornata così speciale e decise di ricambiare l’invito e non avendo molti soldi per potergli comprare un regalo pensò di lavare il suo vecchio orsacchiotto. Tom accettò con molto entusiamo questo regalo e da allora iniziò una vera amicizia.
Michela Cavuoto ha detto
La morte che ti guarda :0 !!!
Giuseppe Rossi ,un ragazzo di diciassette anni divenuto orfano all’età di cinque, si trovava in viaggio per il mondo con il suo cagnolino Timmy, un cucciolo di pastore tedesco che aveva trovato un mese prima in un bosco mentre lui stava cercando un posto per dormire.
La storia di quel povero ragazzo era molto lunga: quando era piccolo , sua madre lo accompagnò in spiaggia in una ventilata giornata di primavera e iniziò a giocare con lui prima con la palla e poi con delle costruzioni che avevano trovato sotto un ombrellone. Ad un certo punto la madre cadde in ginocchio sulla spiaggia piangendo e lo abbracciò forte, forte chiedendogli scusa per quello che stava per fare ma il povero bambino non capiva quello che stesse dicendo; dopo essersi asciugata le lacrime, gli disse che sarebbe andata a prendere un po’ d’acqua e poi sarebbe ritornata da lui, ma i minuti passavano e lui non tornava. Giuseppe, non vedendola tronare, si mise a piangere ma facendosi coraggio, prese il suo prezioso orsacchiotto di pezza e incominciò a camminare in riva al mare ma ad un certo punto inciampò in un grande fosso facendo finire il povero peluche in mare e lui, non sapendo nuotare, non poté’ recuperarlo perdendo così il suo migliore amico.
Fino ad arrivare ad oggi, una giornata burrascosa e tenebrosa, con lampi e fulmini, una vera giornata da film horror.
Giuseppe, perciò, iniziò a cercare una casetta abbandonata dove poter ripararsi dalla pioggia e, coincidenza delle coincidenze, vide in lontananza una casa buia e malridotta con accanto un pagliaio e, non avendo altra scelta, si diresse verso di essa anche se il suo istinto gli diceva che sarebbe successo qualcosa se vi fosse entrato. Tommy ,intanto, continuava a tremare quando raggiunsero l’uscio che si spalancò improvvisamente come se qualcuno l’avesse aperto.
Giuseppe iniziò ad avanzare molto paurosamente come se avesse la sensazione che qualcuno lo seguisse, ma ad un certo punto, mentre si trovava nel salotto, vide un quadro in cui rappresentato vie era il padrone della casa, ma la cosa più strana era che l’immagine era la sua e ad un angolino vi era scritto: ‘’ Morto nel 1930 ‘’ , dieci anni prima che lui nascesse.
Ad un tratto sentì uno scricchiolio sinistro e quando si girò, vide il suo cagnolino morto dissanguato e accanto il suo orsacchiotto di quando era piccolo; vedendo ciò, il ragazzo iniziò ad urlare, correndo da una parte all’altra ma le porte e le finestre erano sigillate. Qualche minuto dopo si udì un urlo agghiacciante che superò il suono dei fulmini e che fece alzare in volo i corvi che si erano posati sul tetto della casa.
Il giorno seguente, il poliziotto Jimmy che si trovava a passare di lì per caso , vide l’ingresso dell’abitazione spalancato e incuriosito, scese dal suo veicolo e vi si avvicinò. Nell’aria si sentiva un non so che’ di cupo che insospettiva sempre di più l’uomo che, quando entrò nella casa, vide sul divano Giuseppe morto con un pugnale conficcato nel petto e nella mano un bigliettino con su scritto : ‘’ Il prossimo sarai tu. Guardati alle spalle, ti aspetto !!! ‘’
Dopo che ebbe finito di leggere, si sentì uno sparo e d’allora non si ebbero più notizie di quei due poveri ragazzi.
Quando i loro corpi furono ritrovati, 10 anni dopo, un signore anziano riferì alla polizia che in quella casa vi abitavano due fratellini che mentre stavano riparando la loro amata bicicletta, videro incendiare da un signore ubriaco la loro casa, che poi sarà ricostruita 5 anni più tardi, con i loro genitori all’interno e cercando di salvarli erano morti anche loro giurando che la loro vendetta un giorno sarebbe arrivata. La polizia non credette mai a quella spiegazione e così il caso fu archiviato come ‘Mai risolto’ e così rimarrà per sempre.
THE END
Scritto da Michela Cavuoto.